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Conoscere i collaboratori con il DISC: il trucco per una leadership efficace

Hai mai avuto la sensazione che alcuni dei tuoi collaboratori siano “impossibili” da capire? Magari c’è chi sembra sempre freddo e distaccato, chi è costantemente di corsa e non ascolta, o ancora, chi dice sempre di sì per evitare qualsiasi conflitto. E cosa dire di quelli che non smettono mai di proporre nuove idee, anche quando hai appena trovato una soluzione?


Se ti rivedi in questa situazione, sappi che non sei solo. Gestire personalità così diverse può essere una sfida quotidiana, ma c’è un modo per semplificare tutto: il modello DISC. Attraverso questo strumento puoi finalmente decifrare i comportamenti dei tuoi collaboratori e imparare a comunicare con ciascuno di loro in modo efficace, riducendo tensioni e migliorando la collaborazione.


Come funziona? Scopriamolo insieme!


La soluzione arriva dagli inizi del Novecento

Il DISC non è uno strumento magico, ma è efficace perché basato su una teoria solida: nasce dagli studi dell’ispirazione junghiana dello psicologo William Moulton Marston negli anni ’30. Con il DISC, puoi analizzare gli stili comportamentali (attenzione: non la personalità!) e capire come relazionarti in modo funzionale. Sii cauto nel suo utilizzo: il DISC è di facile applicazione e di facile memorizzazione, perciò rimane sempre una semplificazione della realtà.


Quattro quadranti, due assi, un modo per decifrare chi ti sta intorno

Il modello DISC si basa su due assi: quello verticale rappresenta la tua interazione con l’ambiente (se sei più dominante o conservatore), mentre quello orizzontale indica se sei più orientato verso gli obiettivi o verso le relazioni. Da qui nascono quattro profili: i rossi (dominanti), i gialli (influenzanti), i verdi (stabili) e i blu (cauti). Ognuno con le proprie caratteristiche e, sì, con i propri difetti.


Ovviamente, quasi nessuno è all’interno di una sola categoria. Il nostro profilo comportamentale è sempre un mix delle differenti caratteristiche, con uno/due elementi prevalenti. Non esiste un profilo migliore o peggiore, né ha alcun senso giudicarli positivamente o negativamente. Non c’è giusto o sbagliato, anzi, è importante avere un buon mix nei team di lavoro. Ci sono i profili con cui andiamo più d’accordo, ci sono profili più idonei a ricoprire determinati ruoli o a svolgere specifiche mansioni, ma il nostro obiettivo è quello di prendere consapevolezza di noi stessi e degli altri, e di imparare ad essere efficaci. Ti mostrerò ora la combinazione dei due assi e i risultati che ne emergono.


I quattro profili

Nel quadrante in alto a sinistra troviamo quelle persone vogliono avere controllo della situazione, ma sono orientate più al raggiungimento di obiettivi che alla relazione.

Ecco, queste persone sono chiamate Dominanti e a loro viene associato il colore ROSSO.


I rossi sono determinati, sono persone oneste e «franche» a modo loro, nel senso che non hanno filtri quando parlano e sono poco influenzate dal giudizio altrui. Per contro, i rossi sono spesso impazienti, hanno limitate capacità di ascolto e potrebbero associarsi a poca cura per il dettaglio.

 

In alto a destra, dominanti sull’ambiente ma orientati alla relazione con le persone, troviamo le persone con alto I (i cosiddetti GIALLI), ossia con alta influenza.


Gli Influenti sono i leader carismatici, visionari, quelli che smuovono le persone facendole sognare, motivandole, toccando le giuste corde emotive. Sono ottimisti e fortemente orientati al gruppo, quindi temono il rifiuto sociale. I limiti degli influenti sono correlati spesso all’incapacità di gestire il confronto diretto, a disorganizzazione e/o incoerenza.



Scendendo nei quadranti in basso troviamo gli Stabili o VERDI.


I verdi sono i pacificatori, i leali del gruppo, quelli sempre disponibili all’ascolto. Sono persone attente, che danno priorità all’armonia e alla stabilità dell’ambiente, anche a costo di adattarsi. I verdi sono normalmente avversi sia alla competitività sia a grandi cambiamenti improvvisi. Con l’obiettivo di assecondare sempre le richieste senza dare feedback diretti, gli stabili possono trovarsi nella (infelice!) condizione di dire sempre di sì invece di esprimere la propria opinione.


Ed infine abbiamo i Conformi, a cui viene associato il colore BLU.


I blu sono gli uomini e le donne delle to-do list, delle analisi, delle ricerche e dei numeri. Sono autodisciplinati, motivati dal «modo corretto» o «giusto» di fare le cose, ma temono che il proprio lavoro o i propri sforzi vengano criticati (spesso sono già persone pronte all’autocritica). Il principale limite di questo profilo è correlato all’impasse sui dettagli e le procedure nonché la freddezza che comunicano. Faticano ad adattarsi quando devono uscire dalle regole, devono improvvisare o quando si trovano in ruoli creativi.


Ma io non sono sempre uguale!

Un aspetto importante: siamo esseri umani, abbiamo una nostra personalità, vero, ma siamo anche capaci di adattarci agli ambienti nei quali ci inseriamo.

Banalmente, comunichiamo naturalmente in modi diversi quando ci raffrontiamo ad esempio con un bambino, con un collega, con l’amico d’infanzia o con uno sconosciuto. Per questo dobbiamo considerare che quello che vediamo sul posto di lavoro potrebbe non essere il comportamento di base dei nostri clienti, ma uno stile adattato.

 

Il comportamento di base descrive il nostro comportamento «naturale». Esso riflette come interagiamo con l’ambiente circostante quando ci sentiamo sicuri e rilassati, ad esempio in famiglia o con amici. Il comportamento adattato, invece, riflette le modifiche apportate per adattarsi ad alcune situazioni, come può essere, ad esempio, il posto di lavoro.

Noi tutti abbiamo molteplici comportamenti personalizzati/ adattati. Un esempio? Io potrei essere “di natura” un profilo rosso, ma sul lavoro cercare di smussare la mia aggressività e rendermi più relazionale, spostandomi quindi verso lato giallo/ verde del DISC.


Vediamo il DISC all’azione 😉

Immagina ora di doverti relazionare, sul lavoro ma non solo, con ognuno di questi stili comportamentali: da dove partire?

 

Relazionarsi con un profilo ROSSO

  • Sii conciso e concreto: Vai dritto al punto, fornendo informazioni essenziali e risultati misurabili.

  • Mostra efficienza: I dominanti apprezzano chi riesce a portare risultati in tempi rapidi.

  • Parla di obiettivi: Focalizzati sul raggiungimento di traguardi e come il loro lavoro contribuisce ai successi.

  • Dai spazio alla negoziazione: Lascia che propongano soluzioni o alternative.

 

Relazionarsi con un profilo GIALLO

  • Coinvolgili in brainstorming: amano generare idee e confrontarsi in modo creativo.

  • Mostra entusiasmo: usa un linguaggio positivo e motivante, mettendo in evidenza la “big picture”.

  • Ascolta e valorizza la loro opinione: lascia spazio per raccontare le loro esperienze e idee.

  • Parla di visioni e prospettive: sono motivati dalle opportunità e dai sogni, quindi crea una visione ispiratrice.

 

Relazionarsi con un profilo VERDE

  • Rassicura sui cambiamenti: evita sorprese, spiegando chiaramente ogni transizione o nuova iniziativa.

  • Sii empatico: fai domande e ascolta attivamente, dimostrando attenzione ai loro bisogni.

  • Crea un ambiente di fiducia: devono sentirsi sicuri prima di esprimere la loro opinione.

  • Concedi tempo per le decisioni: evita pressioni immediate, sono più efficaci quando riflettono con calma.

 

Relazionarsi con un profilo BLU

  • Fornisci dettagli chiari e logici: spiega i processi in modo razionale e preciso, presentando i dati che supportano le tue argomentazioni.

  • Mostra rigore e professionalità: hanno bisogno di fidarsi della tua competenza e precisione.

  • Sii paziente con le domande: hanno bisogno di avere tutti i dettagli e possono richiedere spiegazioni aggiuntive.

  • Evita di spingerli a improvvisare: offri loro linee guida chiare e strutturate, minimizzando l’incertezza.

    

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